La vita di Lydia, donna anticonformista dell’alta società milanese, in bilico tra il rispetto delle anguste e ipocrite norme sociali e la giusta e libera rivendicazione di una esistenza autentica fondata sui sentimenti veri e non frutto di inutili costrizioni.

Neera, pseudonimo di Anna Zuccari Radius (Milano, 7 maggio 1846 – Milano, 19 luglio 1918), è stata una scrittrice italiana.
Esordì nel 1875 come scrittrice di novelle pubblicate in importanti riviste del tempo – il Pungolo, L’illustrazione italiana, il Marzocco – viaggiando ed entrando in contatto con Verga e Capuana, esponenti della corrente letteraria del Verismo, alla quale ella stessa aderì.
Nel 1890 fu tra i fondatori della rivista Vita intima, che tuttavia cessò le pubblicazioni l’anno dopo.
Negli ultimi anni Neera fu probabilmente colpita da un tumore che le impedì di scrivere – ma riuscì a dettare le sue memorie, Una giovinezza del secolo XIX, pubblicate postume nel 1919 – e la condusse alla morte nel 1918.

Scrittrice prolifica e di successo, il tema dominante della sua narrativa è l’analisi della condizione femminile.

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