La Chiesa e la Guerra d’Etiopia (1935-1936)

Nel 1935, all’inizio della Guerra d’Etiopia, i mezzi di propaganda e l’informazione erano sotto lo stretto controllo del regime fascista che aveva approfittato di tutte le occasioni possibili per giustificare il conflitto. Il duce cercò di sfruttare quel legame viscerale che univa gli italiani alla Chiesa; Pio XI, seppur contrario all’impresa coloniale, conservò una timida posizione per paura di incrinare i rapporti con il governo. La maggior parte del clero seguì l’esempio del pontefice e la guerra assunse un carattere sacro grazie ad iniziative quali il trasferimento di immagini in Africa, la raccolta dell’oro per la patria, la consacrazione delle truppe al Sacro Cuore di Gesù. Il testo, quindi, vuole approfondire gli eventi della Guerra d’Etiopia e i crimini compiuti dal governo Mussolini focalizzando l’attenzione sul ruolo ricoperto dalla Chiesa durante gli anni dell’impresa coloniale.

Pasquale Falato, nato a Formia nel 1990, è laureato in Lettere Moderne e appassionato di storia contemporanea e storia locale.
Nel 2018, insieme ai componenti dell’Associazione “Golfo Eventi” (in cui ricopre l’incarico di segretario) ha pubblicato il volume Viaggio nel tempo nel quartiere La Piaja.

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