Lo spiritismo è una dottrina apparsa nel 1857 in Francia, esposta pubblicamente attraverso i libri di Allan Kardec (pseudonimo del pedagogista francese Hippolyte Léon Denizard Rivail) all’interno di cinque libri: Il libro degli Spiriti, Il libro dei medium, Il Vangelo secondo gli Spiriti, Il Cielo e l’Inferno e La Genesi. Il termine “spiritismo” fu adottato per evidenziare i nuovi postulati rispetto alle altre visioni spiritualiste della vita. Nelle sue ricerche Kardec osservò una serie di fenomeni e formulò l’ipotesi che tali fenomeni potessero essere attribuiti solamente a intelligenze incorporee (spiriti). Le comunicazioni spiritiche avverrebbero “grazie all’intervento di un medium“, ossia una persona con particolari doti che fungerebbe da mediatore fra spiriti e viventi, durante la cosiddetta seduta spiritica.
Angelo Brofferio nacque a Minusio, nel Canton Ticino, nel 1846. Era uno dei quattro figli naturali che il padre, suo omonimo e di lui più noto poeta, drammaturgo, patriota, democratico e cultore del folclore locale e del suo dialetto piemontese, ebbe dalla sua lunga relazione con Giuseppina Zauner. Dopo il 1889 Brofferio fu attratto dalla “psicologia sperimentale occulta”, da cui solo sperava “la spiegazione di quell’enigma umano, che nel Manuale di Psicologia si trovava imparzialmente discusso, ma onestamente dichiarato insoluto” (Finzi).
Dal suo sperimentalismo scientifico, aperto e privo di pregiudizi, fu spinto a frequentare alcuni dei più famosi medium del suo tempo, e a scrivere, con la consueta lucidità e spregiudicatezza, il libro Per lo spiritismo (1892).
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