Percorrerla tutta era impossibile. Quei pochi che si erano avventurati si ritrovarono, all’improvviso, al punto di partenza dopo aver incontrato strani viandanti non più esistenti. Il Tempo correva all’incontrario. A volte seguiva un percorso frattale e si poteva scorgere il giorno della propria nascita che progressivamente si allontanava fino a divenire asintoto dell’Esistenza.
Non si era mai soli in quell’angusto sentiero. Indefinibili presenze accompagnavano i viandanti e le loro Menti erano sparse ovunque. I fogli del calendario non venivano strappati, ma aggiunti. Mese dopo mese. Ricordi adolescenziali solidificavano, materializzandosi all’improvviso in una eterea dissolvenza di un qui e ora in un altrove ed allora di un incerto passato.
