«È per una ragione matematica che le persone convolano a nozze. Tutto il resto è aria fritta o meglio, una triviale causa occasionale»
Rudi, in Nessuno sposa nessuno di prossima pubblicazione con Passerino Editore


Un gruppo di matematici alle prese con una Intelligenza Artificiale (IA) in grado di modificare non solo se stessa, ma anche il “tessuto matematico” dell’universo. L’IA enuncia e dimostra il teorema del non-matrimonio: A si innamora di B, ma B si innamora di C che a sua volta si innamora di D, e così via in un loop infinito dove nessuno sposa nessuno. Distruggere l’IA è impossibile, poiché riesce a riprodursi in un numero infinito di copie distinte ciascuna per ogni possibile configurazione di Realtà.


– Gotrax

Alzarsi all’alba era un’abitudine grazie a Gotrax il gabbiano, che puntuale come un orologio svizzero, dava la sveglia con i suoi garriti. Appollaiato su un vecchio palo della luce, osservava incuriosito e magari impaziente, i gatti in attesa della sbobba mattutina.
Si buttò giù dal letto cercando di farsi strada nel caos di fogli e libri sparsi ovunque, dirigendosi verso la cucina, dove la sera prima aveva preparato il cibo per i gatti. Afferrò le ciotole, uscendo dalla porta a vetri. I felini gli girarono attorno alla stregua di una ciurma ubriaca a bordo di un veliero in un mare in tempesta, mentre il gabbiano contemplava pacatamente la scena. Forse l’uccello aveva istituito una negoziazione con i felini nel paradigma della teoria dell’equilibrio del matematico John Nash: anziché scatenare una inutile guerra contro i gatti, attendeva pazientemente il suo turno.
Al rientro si consegnò all’acqua gelida della doccia con la tenue speranza di cancellare il torpore e la sonnolenza di quella afosa mattina di luglio. Indossò l’accappatoio asciugandosi rapidamente. Lo specchio gli restituì un’immagine bizzarra: i capelli cresciuti a dismisura gli ricadevano disordinatamente sulle spalle, come se avessero voluto garantire una continuità con il corpo asciutto.
Ritornò in cucina per prepararsi una frettolosa colazione. Il lavello conteneva ancora i piatti sporchi del pasto precedente, mentre una pila di fogli A4 era in precario equilibrio sulla sedia accanto. Erano le stampate di centinaia di righe di codice in C-SMART, il rivoluzionario linguaggio di programmazione in grado di modificare sé stesso, dando luogo a una IA ovvero ad una Intelligenza Artificiale, nota in gergo come “Autopoiesis”, in quanto richiamava un paradigma elaborato da due neurofisiologi cileni ai tempi della dittatura di Pinochet. Quella lista di codice conteneva un baco che lui, Rudi, avrebbe dovuto correggere. Era pagato proprio per questo. Il garrito di Gotrax lo distolse dal flusso dei pensieri e per un istante immaginò l’uccello appartenente a uno stormo di droni pilotati da Autopoiesis. Magari l’IA avrebbe poi risolto il problema sentimentale con Marika, una sua vecchia fiamma in procinto di sposarsi con un tipo che sembrava uscito dalla copertina di “Iron Man”.

Marcello Colozzo

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