Mutamenti artificiali di una realtà atemporale che si dissolve in riva al mare su una spiaggia senza nome, di latitudine ignota. I raggi del sole morente riverberano sulle onde, quali soluzioni di una qualche equazione. Fatale astrazione che assorbe ogni mutamento fenomenico inglobandolo in arcane formule matematiche. Cerco di comprendere, ma mi arrendo di fronte all’Amore Eterno che non conosce né spazio né tempo né mutamento.
