Un pattern esiste indipendentemente dal suo contenuto, il pattern è l’unità dello scrivere cyber: il pattern è la tag dello scrivere cyber.
Tenere a mente la lezione di Reich sul phasing a mente la lezione di Reich phasing tenere a mente la lezione il phasing di Reich tenere a mente il phasing la lezione di Reich tenere Reich a mente Reich. Scivolate liberi sulle parole, scivolate le parole. Allungate e accorciate i vostri pattern a piacere.
Nessuna paura di finire, quando è ora è ora: niente propaggini goldiegrooverideriche. Tagliare tra vigorosi spazi-linea quello che si ha da dire. Non perdersi in loop logorroici che non portano da nessuna parte.
Cospargere il testo di puntivirgoleduepunti, una gragnuola: mai così tanti, mai così belli: nessuna funzione sintattica. Sfruttare la punteggiatura per creare un ritmo riconoscibile che riecheggi nelle orecchie mentali del lettore. Sul serio.
Costruitevi un ritmopattern coinvolgente: ora seguitelo all’infinito. Allungatelo, accorciatelo: inserite assoli. Fino a quando non ne avete abbastanza. Allora stop, riga libera: daccapo. Nessuna concessione ai chirurghi, nessun punto di sutura invisibile: lasciare le ferite del proprio pensiero bene in vista. Andare fieri delle proprie ferite, mostrarle in giro.
Apprezzate il multilinguismo, adoratelo come il futuro. Traslare strutture sintattiche, trovate in giro per il mondo: mal di pancia da crusca. Addentrarsi nel linguaggio macchina dell’uomo.
Citazioni travolte da un ritmo nuovo. Microcitazioni come attentati dinamitardi, non dilungarsi troppo sul passato: è già stato scritto prima.
Più fonti di info accese mentre scrivete. Campionare a caso dalla finzione mediale, riempire il proprio pattern di sostanza informativa decontestualizzata. Inglobare il più possibile: siate bulimici.
Improvvisi AUMENTI DI VOLUME e improvvisi
(stop and go)
Costruitevi una cut up machine, nel cervello o su computer: deflagrazione improvvisa di più linee narrative. Parole che rotolano (si accavallano). Indispensabile computer, indispensabile cervello. Oppure, indispensabili forbici indispensabile: pazienza.
Sceglietevi un genere, diventate dei veri artisti di merda: cyberjungle, junglenoir o psychojungle. Tutto, purché sia: di genere. E per piacere buttate, i VOSTRI STUPIDI VERSI nel cesso. Buttateli, così.
La stupefacente varietà dei caratteri tipografici, la stupefacente varietà dei caratteri tipografici: la stupefacente varietà dei caratteri tipografici.
Armarsi di un ritmo, farne ciò che si vuole: farlo scorrere. Tagliarlo moltiplicarlo sfasarlo, mandarlo in loop: accostarlo ad un altro. Sovrapporlo ad un altro se si riesce: buon lavoro.
