Una coscienza espansa solidificava all’improvviso in un qui ed ora, quale evento spazio-temporale di una esistenza quasi schizofrenica. La conseguente successione di eventi diveniva diagramma di una drammatica vicenda esistenziale, ove la musica e la poesia componevano l’essenziale. Versi enigmatici si auto-assemblavano nella sua mente, ormai da tempo svincolata dalla realtà contingente. Le rime si sovrapponevano per poi ricomporsi in frasi di senso compiuto attraverso una danza semantica di frammenti di canzoni. Il suono e la melodia scaturivano spontaneamente attraverso una sequenza di vivide immagini.

Marcello Colozzo

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