Cinque navi. Duecentotrentasette uomini. Un solo obiettivo: l’ignoto.
Il 10 agosto 1519, una flotta guidata da Ferdinando Magellano lascia il porto di Siviglia. Tre anni dopo, una sola nave, la Victoria, farà ritorno, malconcia e con a bordo appena diciotto sopravvissuti. Tra loro c’è Antonio Pigafetta, cavaliere vicentino imbarcatosi non per sete di oro, ma per “vedere le grandi e stupende cose del mare”. La Relazione del primo viaggio intorno al mondo non è solo un diario di bordo: è la cronaca vivida e sconvolgente della più grande impresa marittima della storia. Dalle tempeste dell’Atlantico ai giganti della Patagonia, dagli ammutinamenti sanguinosi alla tragica morte di Magellano nelle Filippine, Pigafetta annota tutto con la precisione dello scienziato e la meraviglia del poeta. Un testo fondativo della modernità, che per la prima volta ha dimostrato empiricamente la rotondità della Terra, trasformando per sempre la nostra percezione dei confini del mondo.

Antonio Pigafetta, anche conosciuto come Antonio Lombardo (Vicenza, 1492 circa – Modone, 1531 o dopo), è stato un navigatore, geografo e scrittore italiano. La sua importanza consiste soprattutto nell’aver partecipato alla prima circumnavigazione del globo dal 1519 al 1522, ed averla terminata (il viaggio si concluse con gravi perdite) dopo la morte del capitano Ferdinando Magellano, di cui era il secondo in grado. Fu un grande viaggio del quale Pigafetta ha lasciato un dettagliato resoconto. La Relazione del primo viaggio intorno al mondo, il cui manoscritto in italiano fu ritrovato, dopo essere stato dato per perduto, da Carlo Amoretti nel 1797, è oggi ritenuto uno dei più preziosi documenti sulle grandi scoperte geografiche del Cinquecento.

Compralo su Amazon!

Facebook
Twitter
Instagram