La letteratura russa antica proviene principalmente dalla Rus’ di Kiev ed è prevalentemente rappresentata dalla traduzione in paleoslavo di letteratura bizantina, soprattutto religiosa e generalmente anonima. Si considera punto di partenza della letteratura russa il componimento Discorso sulla Legge e sulla Grazia, risalente all’XI secolo per opera di Ilarione di Kiev.
Il modello annalistico bizantino viene utilizzato per le poche opere scritte in russo antico che ci sono note:
il racconto del Pellegrinaggio in Palestina del priore Daniil Palomnik (1107);
la Cronaca degli anni passati, rielaborate dal monaco Nestor nel 1113 con il titolo di Cronaca dei tempi passati, e successivamente da Silvestr’;
l’anonimo Canto della schiera di Igor da cui Aleksandr Porfir’evič Borodin trasse il libretto della sua opera Il Principe Igor, la più nota del periodo, il cui manoscritto fu pubblicato per la prima volta nel 1800.
Il racconto in lingua slava poggia sulla tradizione orale delle byliny, canti epici nel cui racconto si stratificarono, lungo i secoli, tradizioni pagane, memorie tribali e influenze della letteratura cristiana bizantina.Tali racconti sono generalmente suddivisi in due cicli: ciclo kieviano e ciclo novgorodiano. Questi racconti furono diffusi dai cantastorie in tutta l’area slava fin dall’XI secolo, e solo dall’inizio del XIX secolo cominciarono a circolare in forma scritta, divenendo poi oggetto di appassionati studi filologici.
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A cura di Antonio Ferraiuolo.
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