Nottambuli giocatori di scacchi enumerati dai numeri di Fibonacci, occupavano i tavolini dell’angusto locale. Nel più devastante silenzio il Nero batteva il Bianco in ogni partita e in zero mosse che non erano mai avvenute, in quanto già eseguite. Mani invisibili spostavano i pezzi sulla Scacchiera Assoluta, generando l’illusione di tutte le combinazioni di gioco in un numero infinito di scacchiere condivise dalle coppie di giocatori che, per ricorrenza, cavalcavano le infinite infinità della successione di Fibonacci.