In realtà questa storia inizia molto prima. Precisamente, nell’era pre-V-SPM, quando non esistevano nemmeno i social network. Era il periodo dei weblog, abbreviati in blog (“lasciare traccia” sul web attraverso una sorta di diario digitale). In quegli anni vennero lanciate molte piattaforme free in cui un utente si registrava per poi creare automaticamente il proprio blog. WordPress, un motore di blogging open source, iniziava a muovere i primi incerti passi per poi divenire la piattaforma di blogging più gettonata.

Rudi installò WordPress su uno spazio web di un provider che offriva i propri servizi a un prezzo davvero stracciato. Ma anziché tenere un diario, elaborò alcuni script che risolvevano complicati problemi di matematica e fisica. Chiamò il blog Matematica open source, ma non nel senso informatico del termine. Piuttosto, la denominazione si riferiva alla condivisione della conoscenza.

Passò il tempo, come passa ogni cosa, e si giunse a V-SPM che come è noto, fagocitò facebook e gli altri social. V-SPM era un home space 3D che simulava a tutti gli effetti il consueto ambiente fisico tridimensionale. Nel frattempo, Rudi inciampò su alcune donne, alcune delle quali reali. Le altre, invece, erano l’output dell’home space…

Marcello Colozzo

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