Aldo Bizzarri (Roma, 8 settembre 1907 – Roma, 22 maggio 1953) è stato uno scrittore e sceneggiatore italiano. Laureatosi in Lettere all’Università di Roma, nel medesimo ateneo insegnò poi Storia delle dottrine politiche. Giovane collaboratore della rivista letteraria “900”, Cahiers d’Italie et d’Europe, fondata nel 1926 e diretta da Bontempelli, periodico vicino al movimento chiamato Novecentismo o Stracittà, Bizzarri nel 1928, insieme con Gian Gaspare Napolitano, fondò il periodico I Lupi quindicinale del novecentismo fascista, e l’anno successivo, a ventidue anni, esordì con il romanzo La traccia nel sole, improntato sempre a motivi novecenteschi. Diresse diversi istituti italiani di cultura all’estero, soggiornando a Santiago del Cile, Rennes, Lisbona, Budapest e, proprio mentre si trovava nella capitale ungherese, nel 1944, accusato di attività ostili al regime nazista, fu arrestato dalla Gestapo e internato nel lager di Mauthausen. La tragica esperienza vissuta segnerà profondamente la sua successiva produzione letteraria. Nel 1946, infatti, pubblicò Mauthausen città ermetica, seguito l’anno successivo da Proibito vivere nel quale riprende le vicende della prigionia.

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