Questa “fatica” letteraria di Salvatore Marruzzino, a prima vista appare come un insieme di “curiosità filologiche”. In realtà è un collage di addentellati ricchi di spunti e riflessioni profonde. Addentellati che probabilmente compongono “archetipi junghiani” ovvero verità universali che si manifestano in modalità diverse, in differenti culture.
La valenza intellettuale di tale lavoro è notevole, in quanto riflette la fisiologica evoluzione della conoscenza che vuole essere libera e non incanalata in strutture rigide e sequenziali. Detto in un altro modo, il flusso delle coscienze (e, quindi, della conoscenza) si svincola da punti di vista precostituiti preparati ad hoc, per incanalare il libero pensiero.
