Nel 1927 il fisico Orso Mario Corbino, tra le figure più autorevoli della scienza italiana del primo Novecento, tenne una conferenza destinata a segnare una svolta nel modo di concepire la realtà fisica. In La odierna crisi della fisica Corbino descrive con rigore e chiarezza il profondo turbamento che investì la scienza del XX secolo: la crisi della teoria ondulatoria della luce e il ritorno inaspettato della teoria corpuscolare, che mise in discussione le basi stesse dell’elettromagnetismo classico. Tutto ebbe origine dall’incapacità della fisica tradizionale di spiegare il comportamento dell’energia nei corpi incandescenti. La formula di Planck, e la sua ipotesi dei quanti di luce, aprirono la strada a una rivoluzione concettuale: la radiazione non come flusso continuo, ma come emissione discreta di fotoni. Da queste premesse nacquero due domande fondamentali: come rappresentare la struttura dell’atomo, e se la natura quantistica della luce si conservi anche nel suo viaggio attraverso lo spazio. Le risposte portarono alla teoria di Bohr e, infine, a una visione duale della luce, insieme onda e particella, capace di mettere in crisi il pensiero meccanicistico di Maxwell. Corbino conduce il lettore al cuore di questo dilemma, mostrando come la fisica moderna non si limiti più a descrivere i fenomeni, ma interroghi il senso stesso della realtà naturale. Una riflessione lucida e profonda che unisce scienza e filosofia, e che segna l’alba di una nuova concezione dell’universo.

Orso Mario Corbino (1876 – 1937) è stato uno dei più importanti fisici e scienziati italiani del primo Novecento, nonché una figura di rilievo politico e accademico.

Compralo su Amazon!

Facebook
Twitter
Instagram