Pubblicato nel 1879, Giacinta di Luigi Capuana è considerato il primo vero romanzo verista apparso in Italia. L’opera, dedicata a Émile Zola — di cui Capuana aveva lodato con entusiasmo L’assomoir — rivela però un’adesione solo parziale ai principi del Naturalismo francese.

Luigi Capuana (Mineo, 28 maggio 1839 – Catania, 29 novembre 1915) è stato uno scrittore, critico letterario e giornalista italiano, tra i principali esponenti del Verismo. Amico e sodale di Giovanni Verga, ne condivise l’impegno nel rappresentare con realismo la vita e le passioni del popolo siciliano. Autore di romanzi, novelle e saggi, Capuana contribuì in modo decisivo alla definizione di una poetica basata sull’osservazione diretta e sulla verità dei sentimenti. Tra le sue opere più note si ricordano Giacinta (1879), Il marchese di Roccaverdina (1901) e Le paesane (1894).

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