Un uomo, una penna, un campo di ricordi.
Così nascono i racconti di Cristiano Benci, intrecci di vita e memoria in cui la Maremma torna a respirare con le sue colline, i poderi abbandonati, i fiumi assetati e le stelle che pascolano nel cielo come antiche mandrie. In queste pagine, la terra parla. I solchi non producono grano ma storie; le stalle si riempiono di luci celesti; i vecchi contadini diventano costellazioni che vegliano dal firmamento. Ogni racconto è un frammento di mondo rurale che si ostina a non morire, una confessione poetica che fonde la semplicità della campagna con la profondità della riflessione sull’uomo, il tempo e la memoria. Con un linguaggio intenso e visionario, Benci raddrizza il tempo come un contadino raddrizza un filare: con fatica, amore e rispetto. Gregge di racconti pascolanti come bradi poderi è un libro che profuma di fieno, di mosto e d’inchiostro: un atto d’amore verso la terra e verso la parola, entrambi capaci di far rinascere ciò che sembrava perduto.

Cristiano Benci, ribattezzato “ Cri Cri” nasce il 28-luglio-1975 a Grosseto. Vive in una villetta sita nella campagna maremmana, nel comune di Campagnatico. Si è diplomato geometra durante l’anno scolastico1995/1996, presso l’istituto tecnico per geometri “Alessandro Manetti” di Grosseto. Arruolato nel 12° scaglione dell’anno 1996 ha svolto il servizio militare presso il 2° CE.RI.MOT di Lenta, un centro di rifornimento e motorizzazione, sperso tra i boschi e le risaie del Vercellese. Durante la sessione 2000 ha superato l’esame per l’abilitazione di geometra.
Ha due figlie, Anastasia e Melissa, la prima nata nel 2000 e la seconda nata nel 2012.

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