Ferite che diventano esseri viventi, case che respirano, corpi coperti da mille occhi, lingue che si ribellano, funghi che divorano l’innocenza. In questa raccolta di racconti visionari, Mohammad Abedi costruisce un universo sospeso tra incubo e allegoria, dove il dolore, la paura e il ricordo si trasformano in materia narrativa viva e pulsante. Ogni storia è una ferita aperta che svela la fragilità dell’uomo, i suoi fantasmi, le sue speranze spezzate. Attraverso immagini potenti e suggestive, l’autore ci conduce in mondi che sembrano lontani, ma che in realtà parlano di noi, delle nostre ossessioni e delle nostre paure più profonde. Uccidi il Fungo non è solo una raccolta di racconti: è un viaggio nelle pieghe oscure dell’animo umano, dove la realtà si mescola al surreale e ogni pagina diventa specchio deformante delle nostre esistenze. Un libro che inquieta e affascina, capace di lasciare nel lettore il segno di una memoria che non si cancella.
Mohammad Abedi è uno scrittore e sceneggiatore iraniano. È un insegnante di filosofia occidentale e letteratura persiana.
Traduttore: Alexander Conti.
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